Cap. III
Dove è raccontata l'impresa della salita sulla Tour Eiffel e altre cose degne di nota

 

Per la prima volta dopo "la follia" ci sentiamo di nuovo in forma. Inoltre è tanta la voglia di visitare in modo più approfondito la zona dei Champs-Élisées. Il punto di partenza del giro è la Madeleine. Magda ci tiene particolarmente a vedere questa chiesa così nota che porta il suo stesso nome. La Madeleine, da fuori sembra più un tempio che una chiesa e appare decisamente maestosa. L'interno però non ci sorprende per bellezza. Dopo un paio di foto dall'esterno decidiamo di allungare verso l'Opéra de Palais Garnier prima di dirigersi verso il Palais Royal. L'edificio dell'Opéra è anch'esso maestoso e, a giudicare, dagli interni, anche molto ricco. Si possono effettuare visite guidate ma, pur essendo interessati all'opera classica, decidiamo di soprassedere e continuiamo il nostro giro mattutino.

In pochi minuti raggiungiamo il grazioso Jardin du Palais Royal dove ci fermiamo qualche secondo per goderci un po' di pace e tranquillità e per consultare mappa e guide per decidere sul da farsi. Passati attraverso il Palais Royal ci ritroviamo in pratica di fronte all'entrata del Louvre su Rue de Rivoli. Il Louvre non è ancora nei nostri programmi quindi vista la famosa piramide di vetro proseguiamo in direzione del famosissimo Jardin des Tuileries. Qui il sole e la ghiaia bianca sortiscono un vero e proprio effetto accecante. I giardini sono molto belli e curati. Molta gente riposa e gioca sui prati. Anche noi decidiamo di sostare un attimo all'ombra. Il caldo è forte ed il sole a picco fa sentire i suoi gradi. Cominciamo inoltre a sentire una certa fame e quindi decidiamo di proseguire verso gli Champs-Élysées per cercare qualcosa da mangiare. Arrivati però a Place de la Concorde rimaniamo coinvolti dalla bellezza della piazza e spendiamo volentieri un po' di tempo con i piedi a mollo in una delle fontane. I colori giallo-verde delle statue che contrastano col blu del cielo mi invogliano a scattare un bel po' di foto.

Rinfrescai nel corpo ma anche nell'animo continuiamo la nostra camminata entrando nella mitica Avenue de Champs-Élysées. Già si vede all'orizzonte l'Arc de Triomphe. Lo spartitraffico tra le due corsie è perfetto per appostarsi a fotografare l'Arc de Triomphe in lontananza. Ci fermiamo in alcuni negozi. In particolare facciamo un salto all'enorme Virgin ed al Disney Shop. Qui decidiamo di comprare i biglietti per Eurodisney. La commessa ci fornisce anche i biglietti della RER necessari al viaggio. Con i biglietti in mano usciamo dal negozio contenti come due bambini il giorno di Natale. Sono i nostri passaporti per quella che si rivelerà una giornata indimenticabile.

Ormai la fame è tanta ed io propongo a Magda il nostro primo McDonald's da quando siamo a Parigi. Il locale è sotteraneo ma Mc è sempre Mc. Mentre mangiamo diamo un'occhiata ai nostri biglietti di Eurodisney ed ai vari depliant datici con essi. Verrebbe vogli di partire subito. Finito di pranzare facciamo un salto all'Ufficio del Turismo che si trova salla via. Qui acquistiamo i Paris Museum Passes da 3 giorni che useremo la settimana dopo. Nel giro di 200 metri 132 € prendono il volo tra biglietti e Passes. Ci risolleviamo con l'idea che, fatta la carta Orange, avremo affrontato ormai tutte le spese più grosse.

Fatto un giro intorno a Place Charles de Gaulle, prendiamo la direzione della Tour Eiffel. La strada è quella percorsa il primo giorno. Arrivati ai Jardins de Trocadéro ci fermiamo a riposare sull'erba ammirando la Tour Eiffel da lontano. La voglia di salire è però tanta e ci rimettiamo subito in moto. Arrivati sotto la torre notiamo che ad un'entrata le file sono molto più lunghe che all'altra. Scopriamo che quelle più lunghe sono per la salita tramite ascensore. Decidiamo di optare per la salita a piedi. La salita è rapida, poco faticosa e la struttura è tale che non sento per nulla le solite vertigini di cui soffro. Al primo piano la vista è già molto bella e ci sono vari congengni che spiegano alcune dinamiche della torre in relazioni ai fattori ambientali. Un interessante filmato inoltre spiega la costruzione della torre. Rimaniamo più di 20 minuti ad osservare i 360° di panorama cercando di individuare le varie cose che conosciamo. Sacré-Cœur appare minuscolo e comincio a realizzare che follia sia stata la camminata del primo giorno. Saliamo quindi al secondo piano. Anche qui la vista è bella. Non si vede molto di più o molto meglio di ciò che si vedeva al primo piano e questo mi lascia un po' deluso. Ero comunque in parte a conoscenza di ciò. Più di una volta avevo letto che, essendo Parigi una città molto piatta, le viste dai vari piani della torre non erano molto differenti. Anche al secondo piano spendiamo una 20 di minuti. Ci sediamo su una delle tante panchine ad ammirare il panorama e, dopo qualche chiacchera, decidiamo di tornare al primo piano per poi scendere completamente. Scopro però che anche chi è salito a piedi può scendere coll'ascensore. Sfruttiamo quaindi la possibilità e, dopo un'ultimo sguardo a Parigi dall'alto, torniamo a terra.

Spendiamo un po' di tempo a passeggiare per i giardini intorno alla torre e poi decidiamo di tornare in albergo. Come al solito, una baguette comprata sulla via e alcuni tra formaggi e salumi compongono la nostra cena. Anche oggi la giornata è stata piena. Inoltre, i biglietti di Eurodisney acquistati sortiscono un effetto tipo anaello del potere nel "Signore degli anelli" e decidiamo di seguire il richiamo il giorno successivo. Consci dell'ora alle quale dobbiamo alzarci il giorno dopo per essere in tempo per l'apertura del parco, ce ne andiamo a letto concludendo il nostro terzo giorno a Parigi.