On the Road 2008

 
prev.: Zion Canyon the subway next: The Narrows
 

 

data: 29-30 September
partenza: -
arrivo: -
alloggio: Desert Pearl Inn
prezzo: $148+tax
km tappa: 0
km totali: 305 (190 miglia)

 

Summary

The Subway
Gooseberry Mesa

 

canyon

The Subway

p

Magda emerge da una delle nuotate negli
Slot Canyons della Subway

Monday, 29th September

The Subway p

La sveglia è puntata alle 5AM. Oggi ci aspetta The Subway, una delle mitiche hikes di Zion e una gemma dell'intero National Park System. The Subway è una hike che può essere affrontata in un paio di modi. Noi abbiamo scelto la versione da 8.2 miles one-way, che richiede atrezzatura da canyoneering. Dato che l'hike è una one-way, abbiamo prenotato un passaggio in macchina con la Zion Adventures. Abbiamo un appuntamento con Sarah al Left Fork trailhead, la "uscita" della Subway, dove lasceremo la nostra macchina per poi riprenderla alla fine dell'hike. Dopo la solita colazione lasciamo il Desert Pearl Inn quando fuori è ancora buio pesto. La nostra attenzione è tutta sulle condizioni meteo, e da quel poco che riusciamo ad intravedere sembra che il cielo sia nuvoloso. Questo ci mette in uno stato di agitazione, dato che la Subway è una di quelle hikes che sarebbe preferibile fare solo quando non ci sono rischi di pioggia. Incontriamo Sarah al trailhead e le chiediamo consiglio su cosa fare: andare o non andare? Sarah ci rassicura, dandoci un parere molto più oggettivo di quelli terrorizzanti dei rangers. Il cielo sopra di noi, ci dice, è tipico di questo periodo dell'anno in questa zona dello Utah. Le nuvole sono bianche, mentre quelle che portano pioggia sono cupe. Decidiamo quindi di andare. Sarah ci porta in macchina fino al Wildcat Canyon trailhead, dove comincia la nostra avventura.
Con noi abbiamo delle indicazioni stampate dall'ottimo sito Tom's Canyoneering. Appena il sole comincia a sorgere ed i primi raggi di luce illuminano il trail, siamo già in marcia. Nonostante non dovremmo veder pioggia, è meglio non andare troppo piano. In tal modo saremmo fuori dalla sezione più a rischio di flash flood della Subway prima di mezzogiorno, mentre la pioggia di solita arriva nel mezzo del pomeriggio.
Le indicazioni di Tom si rivelano preziosissime. Alcune delle tempistiche sono un po' diverse da quelle che riscontriamo in loco, ma le direzioni ed i punti di riferimento ci guidano con grande precisione. La vera Subway è in realtà un tratto molto breve di questo trail, ma l'intera hike regala vedute assolutamente indimenticabili. All'inizio seguiamo dei cairns lungo un tratto roccioso, una parte del quale, il Russel Gulch, ricorda The Wave. L'adrenalina è al suo massimo, non solo l'hike è stupenda ma c'è anche quel senso di avventura e di rischio (moderatissimo) che rende il tutto ancora più emozionante.
Dopo quasi 2 ore e mezza di cammino, in cui ci dobbiamo fermare spesso per controllare direzioni e punti di reiferimento, arriviamo ad un tratto in cui non è chiarissimo dove andare. Seguiamo la via più ovvia, un wash pieno di impronte che sembra scendere nella direzione del fiume. Il wash porta ad una sorta di precipizio in fondo al quale c'è una veduta che ricorda moltissimo ciò che viene descritto sulla guida di Tom. Il problema è che il precipizio sembra davvero pericoloso, e Tom non sembra farne cenno. Questa è una scelta davvero difficile, perchè il precipizio sembra al limite del fattibile ma la direzione sembra quella giusta. Nonostante la stanchezza, decidiamo di essere il più cauti possibile e torniamo indietro fino all'ultimo cairn per controllare se la strada era davvero quella giusta. E, con grande sollievo, realizziamo di aver mancato un cairn, semi nascosto nella vegetazione, che portava fuori dal wash. Rassicurati, continuiamo e finalmente arriviamo alla "vera" discesa verso il fiume, sempre molto scoscesa ma MOLTO meglio di quello che ci aspettava al precipizio.
Dopo più di tre ore arriviamo finalmente al Left Fork of North Creek, il fiume che ci porterà fino alla Subway. Questo è un ottimo posto per uno spuntino e per indossare i nostri wetsuits.

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Eccoci al famoso "log", subito
prima della vera e propria Subway

Nonostante fino a questo punto l'hike sia stata favolosa, da qui comincia la parte più divertente.
Dopo meno di mezz'ora di cammino si arriva al primo ostacolo, un enorme masso che dà su una grossa pozza con l'acqua che arriva fino alle anche.
Tiriamo fuori la nostra attrezzatura da canyoneering e ci apprestiamo alla prima discesa della giornata. Scendere non è difficile ma entrare nell'acqua gelida non è troppo piacevole. L'adrenalina però ci fa scordare la temperatura e riusciamo a goderci perfino il freddo dell'acqua.
Ciò che ci aspetta si rivela, se possibile, ancora più gelido. Nel tratto che segue il canyon comincia a stringersi, ormai siamo in uno slot canyon, con parecchia acqua e scenari indescrivibili. Per proseguire però dobbiamo affrontare un paio di nuotate, meno di una ventina di metri ciascuna, nell'acqua gelida degli slot canyons. Anche questa parte è divertentissima, ci sentiamo quasi dei novelli Indiana Jones.
La seconda discesa della giornata è alle Keyhole Falls, delle cascatelle di 5 o 6 metri dove l'acqua scorre impetuosa. Anche qui passiamo il test di canyoneering a pieni voti, Sarah sarebbe orgogliosa di noi! Ormai sono passate più di 4 ore e la Subway dovrebbe essere dietro l'angolo. Questo tratto centrale dell'hike è tra le cose più spettacolari che abbia mai visto, e la cosa bella è che ce lo godiamo in totale solitudine. Notiamo anche con piacere che il cielo sopra di noi è azzurrissimo, sembra che le nuvole si siano dissipate come previsto da Sarah.
Dopo un'altra ventina di minuti siamo finalmente al cospetto dell'ultra famoso "log" un tronco incastrato nello slot canyon reso celebre dalle foto di grandi maestri come Fatali. Questo per me è un momento unico. Per mesi ho sognato di essere al cospetto di questa veduta, e finalmente ce la possiamo godere dal vero! Dopo le foto del caso, continuiamo ed arriviamo all'ultima discesa della giornata. Questo è il punto in cui chi ha scelto di fare l'hike dal Left Fork Trailhead si deve fermare e tornare indietro. Qui incontriamo le prime persone della giornata. Anche questa discesa è molto divertente, senza contare l'ulteriore soddisfazione di leggere l'ammirazione negli sguardi degli altri hikers. E finalmente arriviamo alla Subway!
Questo è il tratto che ha reso questa hike un classico del Southwest. Qui il canyon si curva, formando una perfetta imitazione di un tunnel della subway. Dopo esserci goduti la veduta continuiamo. Il fondo del fiume è ora di roccia rossa, questo è il tratto che chiamano Red Ledges. Ormai siamo fuori dall zona a rischio di flash floods. Non ci rimane che cambiarci, mangiare e goderci i primi raggi di sole da quando lasciammo Russel Gulch.
Il tratto che segue non offre nulla di speciale, ad eccezione di alcune orme di dinosauro visibili su un enorme masso lungo il cammino.
In circa un'ora e mezza arriviamo alla salita finale. Questa è veramente ripidissima, sembra quasi di risalire il Grand Canyon. Dopo 8 ore di cammino, trovare la forza per questo ultimo tratto non è facile, ma ormai siamo quasi alla fine. Arriviamo alla macchina, semi distrutti, dopo 8 ore e mezza di cammino, nuotate, canyoneering e soprattutto dopo una delle migliori hikes che abbiamo mai fatto. Aggiungo solo un avvertimento: questa non è una hike per principianti. Richiede preparazione, permessi di backcountry, capacità di orientarsi, attrezzatura da canyoneering e, in generale, esperienza su come comportarsi in caso di pericolo. Non provate ad improvvisare questa hike, potreste pentirvene!
Distrutti, torniamo in albergo dove ci fermiamo per una doccia. E' ora però di uscire per cena. Due sere fà eravamo andati al Cafe Oscar, scoprendo che era famoso per i suoi burgers solo dopo aver ordinato del tex-mex. Oggi torniamo da Oscar per provare i famosi burgers, e devo dire che non ci sono dubbi sul fatto che siano davvero strepitosi! I $33.17 sono ben spesi, ma ciò che non ha prezzo è la soddisfazione di un'ottima cena dopo una giornata faticosa ma straordinaria come quella di oggi.

Tuesday, 30th September

Gooseberry Mesa p

Oggi la consideriamo una giornata di riposo nel mezzo della fatica di ieri alla Subway e della fatica di domani (e dopodomani) ai Narrows.
Ci alziamo con calma e facciamo la solita colazione in camera. Verso le 9AM usciamo e ci dirigiamo verso la Zion Cycles, dove vorremmo affittare delle mountain bikes. Per circa $50 a testa ci danno due belle mountain bikes per l'intera giornata. La destinazione della mattinata è la famosa Gooseberry Mesa, una zona poco fuori Springdale ritenuta un santuario per mountain bikers.
Devo ammettere fina da subito che noi non abbiamo alcuna esperienza di mountain biking su questo tipo di superfice rocciosa, ma a casa (Seattle) ci piace usare le nostre biciclette quando possibile. Gooseberry Mesa si raggiunge prendendo una sterrata a Rockville. La sterrata è decisamente sconsigliabile senza un 4WD ma con la nostra Nissan Murano è un "piece of cake".

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In posa lungo uno dei trail a Gooseberry Mesa

Arrivati al trailhead scarichiamo le bici e ci armiamo di mappa. Gooseberry Mesa offre mountain bike trails di ogni difficoltà, da pianeggianti per principianti fino a trail estremi per veri esperti. Inutile dire che noi scegliamo i trail più facili, che portano in giro per la mesa ed offrono vedute magnifiche dei dintorni. Devo dire che i trail sono segnalati molto meno bene di quanto ci aspettavamo e più di una volta finiamo su trail davvero difficili dove non abbiamo altra scelta che fermarci e tornare indietro a piedi.
In definitiva l'esperienza non è male e le vedute sono stupende, ma devo ammettere che non siamo abbastanza esperti di mountain biking da poter godere al meglio di questo posto.
Verso mezzogiorno abbiamo completetao i vari trail facili e dopo esserci persi un paio di volte decidiamo di tornare a Springdale. Pranziamo velocemente al Blondiès Diner p ($15), economico ma decisamente non memorabile.

Pàrus Trail

Lasciamo Gooseberry Mesa abbastanza stanchi, del resto di forze non ne avevamo parecchie dopo l'hike di ieri alla Subway. Decidiamo quindi di passare il pomeriggio in totale relax girando lo Zion Canyon in bicicletta. Lo Zion Canyon è praticamente piatto ed offre un trail per bici che segue sostanzialmente la Zion Canyon Road. Questo trail si chiama Pàrus Trail, è 3.5 miles one-way ed è l'unico trail ufficiale di Zion percorribile in bicicletta. Girare un parco in bici è sempre una bella esperienza ed offre prospettive decisamente diverse da ciò che si riesce a godere dalla macchina o da uno shuttle.
Passiamo il pomeriggio girando senza fretta, soffermandoci su molte di quelle cose che spesso non si ha il tempo di vedere. Tra le altre, lo Zion Museum, il Court of the Patriarchs viewpoint ed il Tower of Virgins viewpoint. Senza contare il semplicissimo piacere di godersi un giro in bici in un santuario naturale della bellezza di Zion.
Sono ormai le 5PM quando decidiamo che ormai non abbiamo più energie per fare null'altro e cominciamo a dirigerci verso Springdale. Sulla via del ritorno ci fermiamo al Visitor Center dove ritiriamo i permessi per domani per campeggiare nei Narrows.
Facciamo un minimo di spesa al piccolo supermercato fuori dal Visitor Center e passiamo una mezz'oretta godendoci la galleria di Fatalip. Il Maestro è lì, e dopo aver scambiato due parole (ed esserci resi conto di come le stupende foto siano decisamente al di fuori del nostro budget) lasciamo la galleria.
Ormai non ci resta che farci una bella doccia ed uscire a cena. Oggi scegliamo il Whiptail Grillp, un piccolo ristorantino praticamente di fronte alla Zion Adventures. E' il tipo di posto che non si nota neanche dalla strada ma che grazie a (sempre-sia-lodato) Tripadvisor impariamo essere uno dei migliori ristoranti di Springdale. Il cibo è davvero ottimo, ed i $37.52 sono spesi beinissimo.