On the Road 2005

 
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data: 30 June 2005
partenza: Jackson, WY
arrivo: Ontario, OR
alloggio: Motel6
prezzo: $45+tax
km tappa: 657 (408 miles)
km totali: 4,167 (2,587 miles)

 

Summary

Grand Teton
Crater of the Moon
Burneau Sand Dunes

 

canyon

 

p

La mia ascesa all'Inferno Cone

Thursday, 30th June

Grand Teton, goodbye!

La sveglia è puntata alle 6 e la giornata che ci aspetta si preannuncia particolarmente lunga. Facciamo velocemente colazione in camere e dopo il check out al Motel6 siamo pronti per tornare al Grand Teton a goderci il cielo limpido di oggi. I Tetons ci appaiono finalmente in tutta la loro magnificenza e bellezza.
La luce del mattino li illumina dolcemente ma non abbiamo molto tempo se vogliamo rispettare il programma ed essere in Oregon prima di sera. Il giro ripercorre le tracce di quello fatto ieri, salendo verso nord lungo la Hwy 89 e tornando verso sulla Teton Park Road. Finalmente riesco a fare qualche buona foto ai granai ed anche i bisonti sembrano quasi essersi messi in posa per essere ritratti con i Tetons sullo sfondo.
Spendiamo un'ora e mezza guidando tra i vari turnout e viewpoints L'Oxbow bend è irradiato di un bellissima luce e riusciamo anche a vedere alcuni cigni (?) che nuotano tranquilli lungo lo Snake River.
Sono le 9 circa quando dopo aver lasciato il parco torniamo indietro verso Jackson e proseguiamo verso l'Idaho.

Crater of the Moonp

Non so perché ma mi sono sempre immaginato l'Idaho piatto e con immensi campi coltivati piuttosto che ricoperto di alberi e foreste.
Probabilmente l'Idaho è davvero in gran parte così (e ce ne renderemo conto durante la giornata) ma almeno in questo primo tratto non facciamo altro che salire e scendere lungo strade di montagna passando tra rigogliose foreste. Dopo un paio d'ore ci lasciamo alle spalle le ultime montagne e i paesaggi cominciano a farsi piuttosto aridi.
Seguendo strade drittissime ed interminabili arriviamo al Crater of the Moon intorno all'una. Il sole è a picco ma, stranamente, non fa poi caldissimo. Ci fermiamo ad uno dei viewpoint lungo la hwy, ancor prima di entrare nel parco, e lo spettacoloè sorprendente. Miglia e miglia di terra nerissima che si contrappongono al blu del cielo ed ad alcune montagne, ci lasciano quasi basiti. Questo è sicuramente il tipo di cosa che è difficile da immaginare.
Entriamo nel parco vogliosi di entrare a più stretto contatto con questo ambiente stranissimo. Dopo il primo stop al Visitor Center ci inoltriamo lungo il loop che attraversa il parco. Tutti gli stop offrono paesaggi surreali e quando da lontano intravediamo l'Inferno Cone dico subito a Magda che non lascerò il parco prima di essere arrivato in cima alla collina. Magda è d'accordo e nonostante la salita non sia brevissima il paesaggio che si apre sotto di noi quando arriviamo in cima rimarrà tra i ricordi indelebili di questo viaggio.
Sfortunatamente non abbiamo moltissimo tempo per questo parco ma riusciamo comunque a gustarci i vari viewpoint con la dovuta calma.

immagine

Le Bruneau Sand Dunes

Bruneau Sand Dunes p

Il viaggio prosegue e molte altre miglia ci aspettano oggi. L'unico stop che ci concediamo prima delle Bruneau Sand Dunes è per pranzare ad un Burger King. Ci scambiamo il posto al volante più di una volta e macinando miglia dopo miglia arriviamo al Bruneau Sand Dunes SP intorno alle 16.
Il GPS ci suggerisce di deviare per una stradina sterrata che sembra andar dritta dritta verso le dune che appaiono in lontananza. Dopo qualche centinaio di metri ci rendiamo però conto di essere in qualche proprietà privata e facciamo prontamente retromarcia prima che qualche contadino ci prenda a colpi di lupara. L'entrata al parco è non molto più lontana e nonostante sia ancora abbastanza presto il Visitor Center è già chiuso.
Questo parco è veramente minuscolo, poche miglia quadrate. Visitiamo le dune e non possiamo esimerci dal fare quattro passi in giro. Il parco non è male e queste sono le prima dune di sabbia che vediamo. In definitiva non so se la deviazione valga il tempo che richiede ma certamente questa è una esperienza da non buttare.
Alcuni lavori stradali ci fermano per quasi 20 minuti e dopo una breve sosta per fare benzina e dissetarci con delle bibite ghiacciate proseguiamo lungo la I-84. In un modo o nell'altro ce l'abbiamo fatta e dopo 350 miglia al volante arriviamo ad Ontario, in Oregon, dove ci fermiamo per la serata.
Cena a Denny's per la prima volta durante il viaggio e poi un po' di tv al Motel6 (molto carino, 7/10) prima di andare a dormire. Domani si torna a casa.