On the Road 2005

 
prev.: Badlands black hills next: Devils Tower
 

 

data: 20-21 June 2005
partenza: Wall, SD
arrivo: Rapid City , SD
alloggio: Motel6
prezzo: $46+tax
km tappa: 90 (56 miles)
km totali: 2,379 (1,476 miles)

 

Summary

Mt Rushmore
Crazy Horse Memorial
Wind Cave NP
Jewel Cave NM
Custer SP

 

canyon

 

p

Eccoci a Mt Rushmore

Monday, 20th June

Mt Rushmorep

La giornata comincia con la sveglia puntata alla solita ora (7.30) e colazione in camera a base di complimentary coffee ed un paio di dolcetti comprati il giorno prima ad un general store.
Il programma di oggi prevede Mt Rushmore e, per par conditio, Crazy Horse Memorial. Nel pomeriggio Jewel Cave NM e poi… vedremo.
Siamo a Rapid City verso le 9 e la prima impressione che ci dà questa città non è esattamente ottima. Ormai siamo abituati alle classiche piccole e silenziose gateway towns e Rapid City non è certamente né piccola né silenziosa. Ci sono lavori in corso un po' ovunque e l'impressione generale è quella di una città piuttosto trasandata.
Attraversiamo la città e in circa 40 minuti siamo all'entrata di Mt Rushmore. L'entrata è gratuita ma si pagano $8 per parcheggiare all'interno del monumento.
Mt Rushmore è esattamente ciò che vi potreste aspettare da un national monument americano: ottima organizzazione, servizi di ogni genere, un po' di effetti speciali (il viale delle bandiere), una massiccia dose di autocelebrazione ed il monumento stesso. In definitiva un ottimo posto dove spendere un paio d'ore.
Dopo alcune foto dall'anfiteatro ci incamminiamo lungo il breve loop che porta sotto le facce dei presidenti. La passeggiata non richiede alcuno sforzo e alla fine impariamo anche qualcosa sui presidenti e su come il monumento sia stato costruito. Il tempo piuttosto variabile gioca uno brutto scherzo ai turisti che arrivano un'oretta dopo di noi e mentre a noi è toccato un bel cielo blu, quando concludiamo il loop i presidenti sono letteralmente spariti dietro una coltre di nubi.
Dopo una visita al gift shop (uno dei più forniti che abbia visto) lasciamo Mt Rushmore e ci dirigiamo verso la sua "controparte indiana": Crazy Horse Memorial.

Crazy Horse Memorialp

Onestamente Crazy Horse Memorial era ultimo nella mia lista di cose da vedere in questa zona e se i tempi fossero stati stretti lo avremmo probabilmente saltato. Detto questo, anticipo che non visitarlo sarebbe stato veramente un grosso grosso errore. Paghiamo l'ingresso ($20) e ci inoltriamo verso il visitor center mentre l'enorme memorial è già visibile. Il memorial non è (o non è ancora, considerando che è in fase di costruzione) esteticamente al livello di Mt Rushmore anche se in puri termini di dimensioni annichilisce i quattro presidenti.
Ciò che però ci coinvolge veramente è tutta la struttura annessa e connessa all'enorme monument. Per prima cosa giriamo il visitor center (molto molto carino). Poi assistiamo ad un toccante filmato su Crazy Horse Memorial, il suo scopo, la sua storia e la storia di Korczak (lo scultore dietro al memorial) e la sua famiglia.
Infine spendiamo un po' di tempo girando per le varie mostre. Dopo aver chiacchierato con un nativo da cui ho acquistato un libro (che promette di raccontare "The real reason for the Battle of the Little Big Horn") ci fermiamo a mangiare al ristorante all'interno della struttura. Il cibo è veramente ottimo e neanche caro.
Prima di lasciare il memorial assistiamo ad una danza indiana che è messa in scena ogni giorno proprio sulla balconata davanti al monumento per tutti i turisti. L'esperienza al Crazy Horse memorial ci ha veramente entusiasmato non tanto per il monumento stesso quanto per tutto l'ambizioso progetto legato al monumento e la bella atmosfera che si respira.

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Io vicino alla statua di Crazy Horse

Jewel Cave NM

Il sole picchia forte quando lasciamo Crazy Horse e quale modo migliore di spendere un infuocato pomeriggio se non sotto terra al fresco? Jewel Cave NM è la nostra meta successiva. L'entrata a Jewel Cave è gratuita ma i vari tour che portano nelle grotte sono tutti a pagamento. Scegliamo lo Scenic Tour. Abbiamo appena il tempo di prendere un paio di felpe (la temperatura sotto terra è stabilmente sui 9 gradi) e di dare un'occhiata al visitor center che è tempo di partire per il tour.
La Ranger che ci fa da guida raccomanda la massima attenzione. Perfino toccare le rocce è vietato in quest'ambiente dove l'uomo non è di casa. Il giro dura circa un'ora e mezza in cui copriamo circa mezzo miglio salendo e scendendo mentre ci inoltriamo nelle caverne. Alcune formazioni rocciose sono davvero notevoli ma è la Ranger a rendere il giro veramente interessante raccontando di presente, passato e futuro di questo luogo. A metà giro arriviamo in una caverna più grande delle altre dove la Ranger, dopo aver spento le luci, ci dimostra cosa l'occhio umano è in grado di percepire a questa profondità senza luce: NULLA. In queste condizioni l'occhio umano non è semplicemente in grado di adattarsi e senza un ausilio esterno il buio è totale.

Wind Cave NPp

Una volta tornati in superfice l'impatto col caldo è notevole. Sono ormai le 15 e la giornata è ancora lunga. Decidiamo di dirigerci verso Wind Cave NP, famoso per le sue caverne. In realtà questo parco offre possibilità per fare hiking ed ammirare wildlife ed è proprio a questo che siamo interessati oggi. Mentre attraversiamo il parco scorgiamo bisonti, pronghorn, mule deer ed altri animali. Soprattutto i bisonti sembrano farla da padroni da queste parti.
Ci fermiamo un attimo al visitor center per informarci su i tipi di tour disponibili e sugli orari. Ci saranno utili domani dato che per oggi abbiamo già avuto la nostra dose di caverne. La voglia di camminare è comunque grande e la scelta cade sul Rankin Ridge Trail. Al trailhead troviamo un bisonte che si riposa a pochi passi dal trail stesso. Con molta attenzione gli passiamo a fianco mentre il trail sale velocemente. Questo trail non è lungo e porta in cima al più alto punto nel parco, nei pressi della firetower. Siamo completamente da soli e quando arriviamo alla firetower possiamo godere nel silenzio più totale e del magnifico panorama che si apre sotto di noi. Miglia e miglia di praterie e boschi coprono tutta la vallata mentre in distanza si scorgono alcune delle classiche formazioni rocciose delle Black Hills. Scrutando la valle col binocolo Magda riesce anche a identificare un grosso gruppo di elks che si riposano in una piccola prateria contornata da una fitta foresta.
Siamo di nuovo in macchina intorno alle 18 e considerando la distanza da Rapid City decidiamo che è ora di tornare in albergo. La via più breve ci porta attraverso Custer SP dove avvistiamo molti altri bisonti, alcuni dei quali si aggirano senza problemi tra le tende di un campgroud. Il limiti di velocità a Custer SP sono molto bassi e la strada che ci porta verso Rapid City è piena di lavori. Alla fine arriviamo al nostro Motel6 p(solito standard, location non eccelsa, voto 6/10) intorno alle 20. Lasciamo i bagagli e usciamo subito per cenare al vicino Burger King. In questa giornata siamo riusciti a vedere più di quanto non ci aspettassimo e per concludere la nostra visita alle Black Hills ci mancano solamente un giro nelle caverne di Wind Cave e la visita di Custer SP. Il tutto non dovrebbe prenderci più di una giornata e considerando che Rapid City non ci entusiasma decidiamo di modificare il nostro programma. Disdiciamo la seconda notte a Rapid City e anticipiamo di un giorno le due notti seguenti (Gillette e Lovell). Il tutto con un paio di telefonate.

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Magda in cima al Rankin Ridge Trail

Tuesday, 21st June

Imprevisti

Questa mattina siamo pronti a ripartire verso le 7.30 ma all'uscita dal motel ci aspetta una brutta sorpresa. Nella notte qualcuno ha rotto con un sasso uno dei vetri triangolari di una porta posteriore della nostra macchina. In macchina avevamo un sacco di roba in vista (tutta l'attrezzatura da campeggio, lo stereo,…) ma nulla sembra essere stato toccato. Questo ci conforta non poco ma non siamo certamente in grado di ripartire. Per farla breve spendiamo tutta la mattina con la denuncia alla polizia, pulendo la macchina e cercando un ricambio per il vetro rotto. Mentre lasciamo il Motel6 vediamo la polizia uscire da una camera con un adolescente in arresto. Il ragazzino ci fa più pena che altro anche perchè il danno causatoci non è eccessivo (oddio… saranno minimo $150 per il pezzo ufficiale). Fatto sta che la giornata si è dimezzata e dobbiamo rivedere il programma. E' veramente strano notare come abbiamo bisogno di più tempo qui alle Black Hills a poche ore di distanza da quando abbiamo cambiato il programma originale proprio perché di tempo ne avevamo troppo.
Questa mini avventura ci lascia comunque con un forte desiderio di lasciare Rapid City (ed il South Dakota) e decidiamo di cambiare ancora una volta il programma: oggi visiteremo le caverne di Wind Cave, faremo un giro per Custer SP (senza però fare hiking) e poi tireremo dritti verso il Wyoming. Sistemiamo gli alloggi con un paio di telefonate. Disdiciamo Gillette (troppo lontana con il tempo che abbiamo perso) e prenotiamo il Bestwestern a Sundance, WY.

Custer SP - Needles Hwyp

Siamo pronti per ripartire intorno alle 12.30 e ci dirigiamo verso Custer SP. Custer SP è famoso soprattutto per la molta wildlife e per le sue tre scenic byways. Allunghiamo un po' il giro per riuscire ad entrare da nord-ovest. Da qui parte la bellissima Needles Hwy. Essendo ora di pranzo ci fermiamo a mangiare nel parco al Sylvan Lake Lodge. Il lodge ed il ristorante sono davvero magnifici con una elegante struttura in legno. Il cibo è inoltre ottimo e non troppo caro.
Appena finito di mangiare siamo pronti per ripartire (Dio benedica i camerieri americani che ti portano il conto ancor prima che tu abbia finito di mangiare…). Scendiamo verso il Sylvan Lake, un bel laghetto contornato da strane formazioni rocciose. Le stesse formazioni rocciose dominano un po' tutta la Needles Hwy regalando panorami veramente magnifici. In generale guidare attraverso Custer SP è una esperienza da non perdere. I boschi si alternano a enormi vallate mentre la wildlife spunta un po' da ogni angolo.

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Io in posa lungo la Needles Hwy

Fairgrounds Cave Tour

Intorno alle 16 arriviamo finalmente a Wind Cave ed il prossimo tour che parte è il Fairgrounds Cave Tour. Non dobbiamo aspettare molto prima che la piccola Ranger si faccia viva per portarci giù nelle caverne.
Visitiamo due dei tre livelli di caverne accessibili al pubblico e, un po' come per Jewel Cave, è la Ranger a rendere il tour davvero interessante raccontandoci molti aneddoti e storie. Wind Cave è famoso per un tipo di formazione, il boxwork, che è quasi unica al mondo (credo che qui ci sia il 90% di tutto il boxwork del mondo). Anche qui la Ranger ci mostra come sarebbero queste grotte senza luci artificiali e, ancora una volta, il buio è totale.
Dopo un'ora e mezzo sotto terra riemergiamo e siamo pronti per la parte finale della nostra giornata alle Black Hills.

Custer SP - Wildlife Loopp

Ci aspetta una delle parti più interessanti di Custer SP: il Wildlife loop. Il nome è un po' sospetto e ci ricorda vagamente Jurassic Park e, un po' come in quel film, per gran parte del loop non vediamo un singolo animale... fino a quando non veniamo fermati dal più grande branco di bisonti che abbiamo visto durante tutto il viaggio. Centinaia e centinaia, piccoli e grandi, sono tutti intenti ad attraversare la strada. Ci vogliono quasi venti minuti perché la strada si liberi quel tanto da riuscire a passare e, nel frattempo, un giovane bisonte si diverte a leccare insetti sul nostro specchietto laterale (il che ci spaventa non poco, considerando le dimensioni e la forza di questi animali).
Mentre completiamo il loop incontriamo anche degli asini selvatici e questo è probabilmente l'ultimo avvistamento della giornata.

Wyoming!

La tratta che ci porta in Wyoming è di circa 120 miglia ma nel momento in cui lasciamo il South Dakota ci sentiamo decisamente sollevati.
Il Bestwester (molto buono, con ottima colazione inclusa - voto 7.5/10) in cui alloggiamo sarà il più costoso alloggio del viaggio ma la sensazione di esserci lasciati alle spalle l'esperienza di questa mattina è "priceless".